martedì 2 settembre 2014

Nuova rubrica :)

Voglio continuare a scrivere il meglio che e il più sinceramente che posso finché morirò.E spero di non morire mai.
(Ernest Hemingway) 

 Ecco, proprio da questa frase mi è venuta l'idea di approfondire, sia per mia cosa personale che da condividere con voi, la conoscenza della vita degli scrittori.. 
No, non voglio ammorbarvi con storie pesanti, tranquilli, non va neanche a me, ma ho pensato che fosse utile conoscere la storia di chi scrive le storie che ci appassionano! E ho voluto iniziare proprio da Hemingway che mi ha fatto scattare la curiosità.. Perchè? Perchè sulla copertina del libro "Il vecchio e il mare" c'è la frase che vi ho scritto in alto, e sapete come è morto Hemingway? Suicida.
E allora mi son chiesta, come mai? Cosa è successo che lo ha fatto passare da un uomo che sarebbe voluto vivere in eterno a un uomo che si suicida? 
Sono andata a curiosare sul sito della Treccani (in modo che le notizie siano affidabili almeno) e mi sono informata sulla sua vita, e mi fa piacere condividerlo con voi :)


Hemingway era uno scrittore statunitense, nato nel 1899 e a meno di vent'anni inizia a lavorare nel giornalismo.
Viene arruolato durante la Prima Guerra Mondiale, e nonostante rimase ferito nel 1918 (guadagnandosi una medaglia d'argento al valore) tornò più volte ad arruolarsi, stando molto in Europa (cosa che lo influenzò molto dal punto di vista culturale).
Il coraggio di affrontare situazioni difficili è trasmessa ai personaggi dei suoi romanzi, caratterizzati da un'indole stoica; in più anche lo stile ne risente: i dialoghi sono più brevi e privi di emozioni, rendendo tutto più implicito.
Per i vari conflitti Hemingway viaggia anche in Grecia, Turchia, Cina e Giappone, fino ad approdare a Cuba per la prima volta nel 1939. Si lega profondamente a questo luogo, che viene descritto e raccontato ne " Il vecchio e il mare" con cui vinse il premio Pulitzer nel 1953 (per la mia recensione del libro clicca qui ).

Negli anni seguenti viaggio molto, andò in Africa e tornò in Europa, fino a quando non fu colpito da depressione, che iniziò verso il 1957 con delle crisi di persecuzione: a causa del suo rapporto con Cuba credeva di essere perseguitato dall'FBI. 
Fu ricoverato più volte e sottoposto ad elettroshock.
Il 2 luglio 1961 si tolse la vita con un colpo di fucile.


Come sempre io credo che dietro grandi geni (che siano scrittori, artisti o qualunque cosa) la responsabilità sulle spalle sia sempre più grande, e la loro forza interiore sempre meno.(quasi tutti i grandi son morti suicidi, pensate al recente suicidio di Robin Williams
Voi che ne pensate?





Che ne dite di questa nuova rubrica? Ho cercato di essere meno noiosa e più riassuntiva possibile, ci sono riuscita? Fatemi sapere i vostri feedback ;)


S.

2 commenti: